il contenuto lessicale nell'atto di augurare nelle diverse situazioni (compleanno, nascita, laurea, feste nazionali, ecc.)
Gli atti espressivi secondo Searle esprimono la sincerità del parlante. Rientando nell'ambito intralinguistico, vorrei mettere in rilievo il fatto che nella lingua russa la parte proposizionale di questo atto è abbastanza esplicito, il parlante di solito enumera tutto che vorrebbe augurare all'interlocutore (auguro tanta felicità, salute, buon umore, ecc.), rimane tale a prescindere dalla variazione diafasica e diastrattica.
Mi chiedevo se in italiano questa informazione rimane sempre implicita oppure ci sono le occasione in cui viene espressa.
Grazie per la collaborazione
Inserito da stefania ferrari il Lun, 23/02/2015 - 11:04.
La risposta a questa domanda non è certo semplice. Se penso alla mia esperienza di parlante nativa direi, dipende... dalle occasioni, dal tipo di augurio, dal contesto e dalla relazione tra gli interlocutori.
Ad esempio nel caso del compleanno (ma anche del Natale o della Pasqua ad esempio), potrei essere esplicito con un Buon Compleanno, ma anche essere implicito semplicemente con un Auguri. Scegliere poi il canale orale o scritto è sicuramente una variabile importante. Nel secondo caso si tende ad essere più espliciti negli auguri.
Nella conversazione poi gli auguri si realizzano in diverse battute, a volte si possono usare espressioni meno convenzionali (e vai, grande) e la formula di auguri costituisce solo una parte dell'atto. A proposito ho trovato molto interessante il percorso "una frase per ogni occasione". Lì ci sono diversi esempi che possono rispondere alla domanda.
Per quel che riguarda la sincerità, beh non so se sia utile parlare di sincerità nel caso degli auguri, si tratta semplicemente di forme di routine. Non ricordo se e dove Searle lo abbia detto comunque.
La risposta a questa domanda non è certo semplice. Se penso alla mia esperienza di parlante nativa direi, dipende... dalle occasioni, dal tipo di augurio, dal contesto e dalla relazione tra gli interlocutori.
Ad esempio nel caso del compleanno (ma anche del Natale o della Pasqua ad esempio), potrei essere esplicito con un Buon Compleanno, ma anche essere implicito semplicemente con un Auguri. Scegliere poi il canale orale o scritto è sicuramente una variabile importante. Nel secondo caso si tende ad essere più espliciti negli auguri.
Nella conversazione poi gli auguri si realizzano in diverse battute, a volte si possono usare espressioni meno convenzionali (e vai, grande) e la formula di auguri costituisce solo una parte dell'atto. A proposito ho trovato molto interessante il percorso "una frase per ogni occasione". Lì ci sono diversi esempi che possono rispondere alla domanda.
Per quel che riguarda la sincerità, beh non so se sia utile parlare di sincerità nel caso degli auguri, si tratta semplicemente di forme di routine. Non ricordo se e dove Searle lo abbia detto comunque.