Piuttosto cheNON può essere usato nel senso di oppure. E non lo dico perché sono toscana....è così in ITALIANO e basta. Eppure mi sembra che questo fenomeno linguistico sia sempre più diffuso, oserei dire che è dilagante e sempre più ammesso.....soprattutto in TV. Sbaglio?
Non ho una cultura linguistica che mi permetta di giudicare la correttezza o meno dell'affermazione. Personalmente utilizzo la forma piuttosto che in situazioni in cui mi trovo a scegliere una soluzione alternativa che è più favorevole (o meglio meno onerosa).
E infatti così è corretto. Piuttosto che indica che devi fare una scelta. Devi scegliere e una cosa esclude l'altra. Adesso, secondo me, si sta diffondendo l'altro uso, sbagliato, perché è di moda, fa chic.
Io non trovo giusto, come dice Ruffona, che adesso si usa così e allora va bene anche l'uso scorretto. Io insegnavo italiano alle medie e io ai miei studenti avrei messo un bel segno rosso. E' come un congiuntivo sbagliato...scusate ma io lo segno errore! Invece, leggendo i commenti di Fatima e Meriam, mi sono posta una domanda: ho visto che siete molto ma molto più giovani di me....secondo me adesso i giovani lo usano nel modo scorretto perché sentono solo quell'uso. La mia generazione e forse anche quelli un pochino più giovani, come Annalisa, lo hanno sempre imparato e usato con il significato corretto. Per questo a noi "vecchi" l'uso errato appare uno scempio, per i "giovani" è un uso normale. Sarà così?
A Bologna si usa un detto: "piotost che gnenta l'è mei piotost" è un modo di dire che sta a indicare la situazione in cui uno ottiene una cosa che non è la migliore ma comunque gli può attenuare un disagio
Mi dispiace ma non sono convinta. Non sono d'accordo con le ultime risposte. Personalmente, lingua parlata o scritta la cosa non cambia: piuttosto che indica che una cosa esclude l'altra. Non è che se una cosa viene detta e non scritta allora si può dire.
Questo è preso dal sito dell'Accademia della Crusca:
" Eppure non c'è bisogno di essere dei linguisti per rendersi conto dell'inammissibilità nell'uso dell'italiano d'un piuttosto che in sostituzione della disgiuntiva o. Intendiamoci: se quest'ennesima novità lessicale è da respingere fermamente non è soltanto perché essa è in contrasto con la tradizione grammaticale della nostra lingua e con la storia stessa del sintagma (a partire dalle premesse etimologiche); la ragione più seria sta nel fatto che un piuttosto che abusivamente equiparato a o può creare ambiguità sostanziali nella comunicazione, può insomma compromettere la funzione fondamentale del linguaggio".
Forse sarà la mia età che non mi fa accettare questo "nuovo" uso, forse tra un po' di tempo sarà normale usarlo così....forse...ma adesso io continuo a usarlo coma va usato.
Inserito da cri.maiorino il Lun, 28/12/2015 - 19:31.
E' la prima volta che penso all'uso sbagliato del "piuttosto che". Sarà perchè mi capita raramente di usarlo, forse solo nel parlato. Eppure non credo che quest' uso errato bisogna considerarlo errore se è così diffuso in Italia. E' proprio perchè la lingua che cambia durante gli anni che molti errori se fatti frequentemente non sono da considerari errori ma variazioni...
Ormai è diventato di uso comune. Soprattutto al nord.
e vero, in molti lo usano in modo scorretto e spesso non c'azzecca nulla con la frase che si sta dicendo
Io lo uso spesso e non mi rendo conto che non fa parte dell'italiano di base
Non ho una cultura linguistica che mi permetta di giudicare la correttezza o meno dell'affermazione. Personalmente utilizzo la forma piuttosto che in situazioni in cui mi trovo a scegliere una soluzione alternativa che è più favorevole (o meglio meno onerosa).
E infatti così è corretto. Piuttosto che indica che devi fare una scelta. Devi scegliere e una cosa esclude l'altra. Adesso, secondo me, si sta diffondendo l'altro uso, sbagliato, perché è di moda, fa chic.
Io non trovo giusto, come dice Ruffona, che adesso si usa così e allora va bene anche l'uso scorretto. Io insegnavo italiano alle medie e io ai miei studenti avrei messo un bel segno rosso. E' come un congiuntivo sbagliato...scusate ma io lo segno errore! Invece, leggendo i commenti di Fatima e Meriam, mi sono posta una domanda: ho visto che siete molto ma molto più giovani di me....secondo me adesso i giovani lo usano nel modo scorretto perché sentono solo quell'uso. La mia generazione e forse anche quelli un pochino più giovani, come Annalisa, lo hanno sempre imparato e usato con il significato corretto. Per questo a noi "vecchi" l'uso errato appare uno scempio, per i "giovani" è un uso normale. Sarà così?
A Bologna si usa un detto: "piotost che gnenta l'è mei piotost" è un modo di dire che sta a indicare la situazione in cui uno ottiene una cosa che non è la migliore ma comunque gli può attenuare un disagio
Anche a me capita di utilizzarlo delle volte, soprattutto nel parlato informale, mentre invece nello scritto tendo ad evitarlo perchè sto più attenta.
Utilizzo "piuttosto che" soprattutto nel parlato, nello scritto non penso di aver mai fatto uso di questa espressione.
Mi dispiace ma non sono convinta. Non sono d'accordo con le ultime risposte. Personalmente, lingua parlata o scritta la cosa non cambia: piuttosto che indica che una cosa esclude l'altra. Non è che se una cosa viene detta e non scritta allora si può dire.
Questo è preso dal sito dell'Accademia della Crusca:
" Eppure non c'è bisogno di essere dei linguisti per rendersi conto dell'inammissibilità nell'uso dell'italiano d'un piuttosto che in sostituzione della disgiuntiva o. Intendiamoci: se quest'ennesima novità lessicale è da respingere fermamente non è soltanto perché essa è in contrasto con la tradizione grammaticale della nostra lingua e con la storia stessa del sintagma (a partire dalle premesse etimologiche); la ragione più seria sta nel fatto che un piuttosto che abusivamente equiparato a o può creare ambiguità sostanziali nella comunicazione, può insomma compromettere la funzione fondamentale del linguaggio".
Forse sarà la mia età che non mi fa accettare questo "nuovo" uso, forse tra un po' di tempo sarà normale usarlo così....forse...ma adesso io continuo a usarlo coma va usato.
E' la prima volta che penso all'uso sbagliato del "piuttosto che". Sarà perchè mi capita raramente di usarlo, forse solo nel parlato. Eppure non credo che quest' uso errato bisogna considerarlo errore se è così diffuso in Italia. E' proprio perchè la lingua che cambia durante gli anni che molti errori se fatti frequentemente non sono da considerari errori ma variazioni...